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Il campionamento probabilistico è una strategia volta a migliorare i risultati dei sondaggi. Scopri in che modo può esserti utile per fornirti i risultati affidabili di cui hai bisogno.

Uomo che analizza un campionamento probabilistico al computer


Il campionamento probabilistico offre a ciascun membro di una popolazione la stessa probabilità di essere selezionato. È un tipo di campionamento che può fornire risultati di ricerca accurati e imparziali. Leggendo questo articolo scoprirai come funziona e quando usarlo e imparerai a conoscere le distinzioni tra campionamento probabilistico e non probabilistico.

Il campionamento probabilistico è un metodo che prevede la selezione casuale di un piccolo gruppo, un campione appunto, a partire da una popolazione più vasta. In una seconda fase, viene elaborata una previsione della probabilità che le risposte del gruppo siano rappresentative di quelle della popolazione.

Supponiamo che tu voglia valutare in che modo i consumatori accoglierebbero l'espansione del tuo marchio nelle regioni del nord Italia. È irragionevole pensare di poter svolgere un'indagine tra tutti gli abitanti di quell'area geografica; la dimensione del campione non sarebbe gestibile. Il campionamento probabilistico ti permette di sottoporre il sondaggio a un gruppo ristretto di persone per comprendere l'orientamento dell'intera popolazione.

Il campionamento probabilistico è un metodo di campionamento in base al quale tutti i membri di una popolazione hanno la stessa probabilità nota di essere selezionati. La selezione casuale assicura che il campione rifletta accuratamente la diversità della popolazione. Questo approccio riduce al minimo le distorsioni dovute alla selezione e consente ai ricercatori di trarre deduzioni di valenza statistica su una certa popolazione.

Per assicurare l'efficacia del campionamento probabilistico, è necessario rispettare tre requisiti.

  1. Tutti i partecipanti al campionamento deve avere la stessa probabilità di partecipare al sondaggio.
  2. La probabilità di ciascun individuo di essere selezionato deve essere un valore noto. Per esempio, si potrebbe stabilire che, in una popolazione di 100 individui, le probabilità di ciascuno di ricevere un questionario sono una su cento.
  3. Il campionamento deve essere casuale per garantire che il campione sia rappresentativo dell'intera popolazione. 

Con il giusto campione, la qualità dei risultati che si ottengono è pari a quella che si raggiungerebbe con un'indagine di portata più ampia. Questo permette di trarre conclusioni valide relative alle preferenze espresse dal campione, e di implementare azioni mirate per l'intera popolazione.

Il campionamento probabilistico è ideale nel caso di studi quantitativi in cui l'obiettivo è trarre conclusioni su una popolazione vasta. I ricercatori applicano questa strategia di campionamento per raccogliere dati rappresentativi laddove è troppo difficile o dispendioso svolgere un'indagine su un'intera popolazione.

Prendiamo l'esempio di una catena di caffetterie diffusa a livello nazionale che desidera ampliare il proprio programma di fidelizzazione dei clienti. Prima di introdurre novità significative, deve condurre una ricerca di mercato per conoscere la risposta della clientela. Contattare tutti i consumatori per una verifica dei concetti, però, non è fattibile.

Applicando il campionamento probabilistico, l'azienda può individuare un campione rappresentativo della propria clientela e, per garantire che questo rifletta anche i sottogruppi, può utilizzare diversi metodi di campionamento, come il campionamento stratificato o a grappoli.

Le risposte del campione rappresentativo rifletteranno in modo accurato la popolazione più ampia. Di conseguenza, il team di sviluppo prodotto della catena di caffetterie potrà elaborare un programma fedeltà basato sui desideri dei clienti, che il team di marketing saprà poi collocare sul mercato con estrema precisione.

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Considerati i numerosi casi d'uso della ricerca primaria, esistono varie tipologie di campionamento a seconda dei diversi obiettivi che si vogliono raggiungere. Tra i metodi di campionamento probabilistico rientrano la randomizzazione semplice, la randomizzazione stratificata, il campionamento a grappoli e il campionamento sistematico.

Gli aspetti fondamentali da conoscere sono:

  • Il campionamento per randomizzazione semplice offre a tutti i membri di una popolazione la stessa probabilità di essere selezionati. 
  • La selezione avviene su base casuale. Per esempio, i ricercatori possono utilizzare strumenti come un generatore casuale di numeri per selezionare dalla popolazione i partecipanti da includere.
  • Il campionamento per randomizzazione semplice è soggetto a distorsioni. Minore è la dimensione del campione rispetto alla popolazione, minore è la probabilità di ottenere un campione casuale.

Molte popolazioni possono essere suddivise in gruppi che non si sovrappongono, in base a caratteristiche che insieme rappresentano l'intera popolazione. Di solito questo permette di ottenere risultati più accurati rispetto alla randomizzazione semplice.

Gli aspetti essenziali da conoscere sono:

  • Il campionamento stratificato estrae un campione da ciascun gruppo (o strato) separatamente per garantire che siano rappresentati tutti i sottogruppi.
  • La stratificazione normalmente si basa su caratteristiche quali il genere, l'età, la fascia di reddito o la provenienza culturale.
  • Gli strati devono essere specifici ed esclusivi, vale a dire che ogni individuo della popolazione deve essere assegnato a un solo gruppo.
  • Dopo avere suddiviso la popolazione in strati, si selezionano casualmente gli individui da ciascun gruppo, in proporzione alla popolazione complessiva, per poi riunirli in un campione.

Al pari del campionamento stratificato, anche con il campionamento a grappoli la popolazione viene suddivisa in sottogruppi, chiamati appunto grappoli (o cluster). Ed è proprio qui la differenza tra i due diversi metodi di campionamento probabilistico. 

Nel campionamento a grappoli:

  • Ciascun grappolo deve avere caratteristiche simili a quelle della popolazione. Invece di selezionare gli individui da ogni grappolo, si selezionano casualmente grappoli interi. 
  • Nel campione finale si inserisce ogni individuo di ciascun grappolo selezionato. Se i grappoli sono troppo numerosi, sarà necessario procedere a una selezione casuale degli individui da ogni grappolo. 
  • I ricercatori spesso utilizzano come grappoli dei gruppi prestabiliti e facili da reperire, basati di solito su confini geografici, come città o regioni, ma potrebbero essere anche scuole o sedi di uffici.

Il campionamento a grappoli è utilizzato dai ricercatori per ottenere un risparmio sui costi quando il sondaggio deve essere svolto su popolazioni di grandi dimensioni o geograficamente distribuite. Il metodo a grappolo, tuttavia, presenta un rischio di errore di campionamento più elevato, perché si suppone, senza però poterlo garantire, che ciascun grappolo rappresenti la popolazione totale.

Il campionamento sistematico, conosciuto anche come campionamento a intervalli, è simile al campionamento per randomizzazione semplice. 

Nel campionamento sistematico:

  • A ogni membro della popolazione viene assegnato un numero e il campione viene formato selezionando gli individui a intervalli regolari. In altri termini, i membri della popolazione da inserire nel campione vengono selezionati ogni "n" individui.
  • È importante che la base di campionamento non contenga regolarità non evidenti che potrebbero falsare la selezione casuale. Se c'è il rischio di manipolazione dei dati, il campione potrebbe rappresentare le caratteristiche per eccesso o per difetto.

Il campionamento sistematico è più semplice di altri metodi perché prevede un processo di selezione molto chiaro, senza un generatore casuale di numeri. D'altro canto, la selezione risultante potrebbe non essere altrettanto casuale di quella operata con un generatore. 

Supponiamo, per esempio, di voler svolgere un'indagine tra i dipendenti di un'azienda e che tutti i dipendenti sono elencati in ordine alfabetico. Si decide di applicare il campionamento sistematico e di selezionare per il campione un dipendente ogni quattro. Ma ipotizziamo che l'elenco sia strutturato anche per team e livello di anzianità: si potrebbe selezionare un numero eccessivo o insufficiente di persone che svolgono ruoli senior, generando così una distorsione del campione.

La progettazione del campionamento è essenziale ai fini dell'efficacia della ricerca. Affinché il campione rifletta la popolazione target in generale, occorre allineare gli obiettivi della ricerca e i metodi di campionamento.

Nella scelta del metodo di campionamento, tieni conto di queste considerazioni:

  • Obiettivi dello studio: è importante che la progettazione del campione sia coerente con gli obiettivi.
  • Popolazione target: conoscere bene le dimensioni e le diversità della popolazione è fondamentale per creare un campione che la rappresenti in modo appropriato.
  • Base di campionamento: la precisione dei dati non può prescindere da un elenco o un database della popolazione affidabile e completo.
  • Dimensione del campione: la dimensione del campione deve riflettere un giusto equilibrio tra utilità statistica e praticità. Si può utilizzare un calcolatore della dimensione del campione.
  • Raccolta dei dati: la modalità di raccolta dei dati (per esempio tramite questionari e colloqui) può influire sulla scelta del metodo di campionamento.
  • Fattibilità e risorse: tieni in considerazione la praticabilità di raggiungere e selezionare i partecipanti, oltre che del budget della ricerca, dei tempi e delle risorse disponibili.

Per i ricercatori che dispongono di meno risorse o di tempi ristretti, potrebbe essere più opportuno applicare un campionamento non probabilistico. Esaminiamo allora anche questa opzione.

Il campionamento per randomizzazione semplice, il campionamento stratificato, il campionamento a grappoli e il campionamento sistematico sono tutti tipi di campionamento probabilistico. Ma nell'ambito della tecnica di campionamento esiste anche quello non probabilistico

I ricercatori applicano il campionamento non probabilistico per le ricerche esplorative e qualitative. La popolazione target spesso è composta da persone con specifiche competenze, esperienze o conoscenze.

Questo metodo di campionamento presenta un rischio di distorsione maggiore rispetto a quello probabilistico, poiché il campione non è selezionato casualmente. I membri di una popolazione non hanno le stesse probabilità di essere inclusi nel campione. La probabilità di alcuni membri di essere selezionati, infatti, sarà pari a zero. Ma, considerati i casi di applicazione di questo metodo, la dimensione del campione e i risultati non devono rappresentare l'intera popolazione.

Qual è dunque la differenza tra le due tipologie di campionamento?

Convincere le persone a rispondere a un sondaggio probabilistico può essere difficile se non sono interessate o se si aspettano una ricompensa. Il campionamento probabilistico, inoltre, può essere molto dispendioso in termini di tempo se non si dispone degli strumenti giusti per trovare e selezionare casualmente i rispondenti.

Molti di questi problemi possono essere risolti con il campionamento non probabilistico, che si basa comunque sulla teoria della probabilità e del campionamento per selezionare un campione appropriato.

Per il campionamento non probabilistico, i ricercatori hanno a disposizione diverse opzioni.

  1. Campionamento per quote: al pari del campionamento stratificato, anche con il campionamento per quote la popolazione viene suddivisa in sottogruppi in base a caratteristiche, tratti o interessi noti. Una ditta di pulizie che vuole svolgere una ricerca sul proprio gradimento potrebbe suddividere la popolazione per età e genere e poi prendere un campione da ciascun gruppo per raggiungere una quota prestabilita.
  2. Campionamento a valanga: si tratta di un tipo di campionamento che parte dalle persone di una popolazione per identificarne altre da includere nel campione. Supponiamo che stai svolgendo una ricerca sull'uso a livello locale delle rampe di accesso e che la popolazione di interesse sia costituita dalle persone della tua città che utilizzano una sedia a rotelle. Non avendo un elenco completo di queste persone, il campionamento probabilistico è da escludere. Ma i pochi rispondenti identificati possono aiutarti a contattare altri utilizzatori di sedie a rotelle nella stessa area di interesse.
  3. Campionamento di convenienza: con questo approccio i ricercatori creano un campione costituito da individui disponibili e disposti a partecipare. Si tratta di un metodo conveniente per raccogliere i dati velocemente, ma come i gruppi di discussione o i colloqui con i clienti, i risultati, pur fornendo informazioni qualitative, non saranno necessariamente rappresentativi.
  4. Campionamento ragionato: questo tipo di campionamento viene spesso utilizzato nelle ricerche qualitative. Prevede la scelta da parte dei ricercatori del campione che reputano più rilevante. Riprendendo l'esempio delle rampe di accesso, i ricercatori creerebbero un campione mirato scegliendo i dipendenti con disabilità per esaminare le loro esigenze.

Il campionamento probabilistico offre diversi vantaggi. 

  • È economicamente conveniente selezionare un campione da una vasta popolazione che rappresenti il pubblico di riferimento.
  • È vantaggioso in caso di una popolazione geograficamente sparsa.
  • Richiede una competenza tecnica minima se si utilizza una piattaforma di gestione delle esperienze versatile.

In particolare, il campionamento per randomizzazione semplice e il campionamento sistematico sono più facili da implementare e permettono di creare campioni accurati della popolazione.

Il campionamento stratificato riduce le distorsioni dovute ai pregiudizi dei ricercatori; il campionamento a grappolo limita la variabilità dello studio. Questi due metodi sono utili anche quando i ricercatori hanno scadenze strette.

Ogni approccio presenta un'insidia che può ostacolare il raggiungimento dell'obiettivo.

  • Il campionamento stratificato può garantire che gli strati siano equamente rappresentati, ma potrebbe non riflettere tutte le differenze esistenti all'interno di quel campione di popolazione. 
  • Con il campionamento a grappolo è possibile separare gli strati in vari grappoli, che però potrebbero avere caratteristiche sovrapposte. 
  • Benché il campionamento probabilistico semplice e randomizzato possano fornire risultati in tempi brevi, i grappoli e gli strati potrebbero non essere così mirati per il pubblico di riferimento.

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Definire le fasi del campionamento probabilistico non è poi così complicato, ma è necessario stabilire con chiarezza gli obiettivi. La pianificazione preliminare della ricerca e la definizione dei risultati desiderati consentono di decidere come formare il campione e per quali motivi.

Pensa a tutte le persone che ti interessa intervistare, ma considera anche tutti coloro che andrebbero intenzionalmente esclusi.

La base dovrebbe includere preferibilmente tutti i membri della popolazione di interesse e nessun individuo che non vi rientri.

Vuoi procedere con i grappoli e gli strati? Vuoi che tutti i membri del campione abbiano la stessa probabilità di essere selezionati? Pensa a quale soluzione è più indicata per l'ambito dello studio che vuoi svolgere, per i membri della popolazione di interesse e per le tue risorse.

Trovare una base di campionamento adeguata potrebbe essere più o meno difficoltoso, a seconda della popolazione target. Pur avendo una buona base, per decidere la migliore strategia di selezione potresti dover trovare un compromesso tra costi, qualità e tempistiche.

Per un campionamento efficace è necessario prendersi il tempo necessario per perfezionare i metodi e applicare le pratiche migliori.

Nello specifico, nel campionamento probabilistico tutti devono avere la stessa possibilità di essere selezionati. Per evitare di escludere consapevolmente qualcuno dal campione, è bene fare attenzione alle scelte che impediscono la partecipazione di alcuni gruppi.

Consideriamo, per esempio, il caso in cui si intenda capire qual è l'opinione pubblica su una nuova legge sull'immigrazione in Italia. Se non si offre una versione in cinese del questionario, si escludono involontariamente le persone che parlano cinese. Il loro punto di vista è importante, quindi escludendo la loro partecipazione i risultati non rifletteranno la reale opinione pubblica.

Oltre ad accertarsi di includere i segmenti chiave, potrebbe essere necessario aumentare la dimensione del campione. Un campione più ampio può migliorare l'accuratezza e la rappresentatività dei risultati.

Per ottenere un campione più ampio, si possono ridurre al minimo le mancate risposte con azioni mirate, per esempio promemoria o incentivi. Per aumentare le probabilità che le persone rispondano al questionario, è anche possibile utilizzare i modelli per indagini di marketing.

Inoltre, il processo di campionamento può essere migliorato utilizzando nel sondaggio diversi tipi di domande per ottenere risposte significative dai partecipanti.

Svolgere un test preliminare con studi pilota può essere utile per individuare eventuali problemi che potrebbero ostacolare la partecipazione o influire sull'accuratezza, l'affidabilità e la portata generalizzante dei risultati.

Gli strumenti tecnologici possono aiutarti a garantire l'effettiva casualità della selezione, per evitare che eventuali distorsioni non evidenti influiscano sul campione. Per ottenere un campione casuale, puoi anche utilizzare un panel di indagine online.

Il campionamento probabilistico ti permette di trarre conclusioni su una popolazione target, ma per trovare le persone più adatte per la tua ricerca sono necessari un'attenta valutazione e a volte anche cospicue risorse. Se ti serve l'aiuto di esperti, affidati a SurveyMonkey Audience per raggiungere rapidamente le persone giuste.

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