Scopri come creare un'ottima indagine, dalla pianificazione alla formulazione delle domande migliori.
Le persone ricevono continuamente delle indagini. Perché dovrebbero rispondere proprio alla tua? E come si fa a capire se le loro risposte sono accurate e ponderate?
Non puoi avere la certezza che tutti coloro che riceveranno il tuo sondaggio lo prenderanno sul serio (o addirittura in considerazione). Ma puoi comunque ridurre al minimo le distorsioni e aumentare la percentuale di risposta seguendo alcune semplici linee guida.
Che cosa sono le linee guida per la progettazione di indagini? Si tratta di indicazioni per ottimizzare un questionario in modo da generare un maggiore coinvolgimento e risultati affidabili. Questa guida ti insegnerà a formulare buone domande, a evitare i più comuni errori e a ottenere il massimo dalle tue indagini.
CAPITOLO 1: PANORAMICA DELLE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI INDAGINI
Per dirla in breve, le indagini vengono principalmente condotte per prendere decisioni più informate. Ad esempio, potresti raccogliere un feedback sull'evento dalle persone che hanno partecipato a una recente conferenza. Hanno trovato i relatori coinvolgenti? Hanno apprezzato il rinfresco? Nel complesso, hanno trovato l'esperienza interessante? I riscontri acquisiti possono servirti per pianificare l'evento successivo, in modo che soddisfi le preferenze e le aspettative del pubblico.
Tuttavia, le risposte che raccogli sono valide solo nella misura in cui lo è il tuo sondaggio. Se il questionario non è ben organizzato, è difficile da leggere o presenta molti errori, è possibile che si verifichi il cosiddetto “satisficing”, ovvero le persone non si impegnano a rispondere in modo ponderato per arrivare velocemente alla fine, alterando i risultati.
Per rendere i sondaggi più coinvolgenti e dimostrare ai rispondenti di rispettare il loro tempo, basta seguire le nostre linee guida per la progettazione di indagini offline e online.
CAPITOLO 2: PIANIFICAZIONE DELL'INDAGINE
Supponiamo che tu voglia utilizzare le indagini per condurre ricerche di mercato, ad esempio per misurare la notorietà del tuo marchio al fine di ottimizzare le campagne pubblicitarie. La tentazione è quella di porre molte domande. Più dati si raccolgono, meglio è. Giusto?
Il problema è che se il questionario richiede molto tempo per essere compilato, le persone potrebbero rinunciare a portarlo a termine. Inoltre, se il sondaggio appare poco mirato o mal organizzato, i partecipanti potrebbero perdere interesse e abbandonarlo definitivamente.
Come si progetta una buona indagine? Prima di iniziare a scrivere le domande, è importante definire un obiettivo.
Prova a chiederti: cosa sto cercando di approfondire o valutare? Chi dovrebbe partecipare al sondaggio? Che cosa voglio fare con le risposte?
Potresti ritrovarti già con un obiettivo, del tipo:
Per migliorare la nostra campagna pubblicitaria, voglio condurre un sondaggio tra le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni e capire se conoscono il nostro marchio.
Questo ti aiuterà a rimanere sempre in carreggiata e a pianificare al meglio l'indagine, dalla formulazione delle domande alla scelta dei tipi di quesiti.
Una volta definito lo scopo, puoi farti un'idea più precisa delle domande da porre. Il tuo progetto dovrebbe includere degli obiettivi che si ricolleghino allo scopo ultimo del sondaggio. Se miri a misurare la notorietà del marchio all'interno del tuo target demografico, potresti fissarti degli obiettivi come:
Ricorda di limitare il numero di obiettivi: ti saranno utili per scegliere le domande. Inoltre, se sono troppi, potresti dover porre un numero eccessivo di quesiti in un unico questionario.
Hai uno scopo e degli obiettivi. Prima di formulare le domande, stabilisci il tipo di dati di cui hai bisogno per raggiungere tali obiettivi. Decidere se ti occorrono dati qualitativi o quantitativi ti aiuterà a delineare l'intero percorso di progettazione e ti assicurerà di raccogliere informazioni che supportino efficacemente i tuoi obiettivi.
Ecco un esempio di domanda qualitativa:
Quando pensa a questa categoria di prodotto, quali marchi le vengono in mente?
Alle persone viene chiesto di ricordare i nomi dei marchi autonomamente. I dati raccolti saranno più difficili da analizzare, ma ti permetteranno di capire meglio se il tuo brand è o meno tra i più popolari.
Le informazioni che otterrai saranno diverse da quelle ricavate da un questionario quantitativo, o da una domanda a risposta chiusa, in cui si chiede alle persone di scegliere da un elenco di opzioni definite. Per esempio:
Di quali dei seguenti marchi ha già sentito parlare? (Selezioni tutte le opzioni applicabili.)
Rispondere ai quesiti di tipo quantitativo richiede molto meno impegno, ma i dati ottenuti potrebbero non essere così illuminanti. Detto questo, analizzare questo tipo di dati, che producono percentuali e numeri grezzi, è sicuramente più semplice.
Sta a te decidere come bilanciare le domande a risposta chiusa e a risposta aperta nel tuo questionario. Ecco cosa consigliamo generalmente:
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CAPITOLO 3: FORMULAZIONE DI DOMANDE DI INDAGINE EFFICACI
Se poni domande confuse, fuorvianti o offensive per il tuo pubblico, potresti non ottenere risposte accurate. O addirittura non ottenerne affatto. Ecco alcuni suggerimenti per scrivere buone domande di indagine.
Classifichi i seguenti prodotti dal preferito (1) al meno preferito (5).
Quali tra le seguenti parole utilizzerebbe per descrivere il nostro prodotto? (Selezioni tutte le opzioni applicabili.)
Quali fattori hanno maggiormente influenzato il suo recente acquisto? (Selezioni fino a 3 opzioni).
Chi fa ricerca o si occupa di sondaggi si pone degli obiettivi o elabora delle ipotesi. Pertanto, purtroppo, è comune che i pregiudizi dei ricercatori si insinuino nei sondaggi. Ecco alcuni dei più comuni tipi di bias delle domande di indagine e come evitarli
Una domanda tendenziosa è scritta in modo da influenzare la risposta. Per esempio:
Noi di Voltara andiamo orgogliosi della qualità dei nostri prodotti. Il suo ultimo acquisto è stato soddisfacente?
La prima parte di questa domanda potrebbe influenzare il modo in cui gli intervistati considerano la propria esperienza, inducendoli a rispondere in modo più favorevole.
Il modo migliore per porre questa domanda sarebbe quello di tralasciare del tutto la prima frase e assicurarsi di offrire alle persone una gamma di opzioni di risposta da “Per nulla soddisfacente” a “Estremamente soddisfacente”.
In una domanda capziosa si presuppone qualcosa sui rispondenti che potrebbe non essere vero. L'esempio seguente di domanda capziosa potrebbe, apparentemente, non rappresentare un problema:
Quali fattori hanno influenzato il suo acquisto recente? (Selezioni tutte le opzioni applicabili.)
Tuttavia, se qualcuno che non ha effettuato acquisti di recente è costretto a rispondere alla domanda, fornirà una risposta imprecisa, alterando i risultati.
Nelle cosiddette domande doppie si chiede alle persone di dare una sola risposta a un quesito che tocca più di un aspetto. Ecco un esempio:
Ha trovato il prezzo e la qualità del nostro prodotto soddisfacente?
Se qualcuno sceglie “Molto soddisfacente”, a cosa si riferisce esattamente? E se una persona fosse soddisfatta della qualità, ma non del prezzo? Sarebbe difficile capirlo dalla sua risposta.
Nelle domande dal tono categorico vengono usate parole come “ogni”, “sempre”, “tutti”. Si tende a chiedere ai rispondenti di dichiararsi d'accordo o in disaccordo rispetto a quesiti formulati in modo perentorio, che non danno spazio a sfumature di opinione. Ecco un esempio:
Fa sempre acquisti online?
Gli intervistati potrebbero effettuare acquisti online la maggior parte delle volte, la metà delle volte o solo occasionalmente. La natura categorica di questa domanda, che prevede solo le opzioni di risposta sì/no, non consente di ottenere dati utili.
Che cosa si intende per domanda di indagine delicata? Dipende da chi sono gli interlocutori. In genere, i quesiti che riguardano la religione o la fede, la provenienza culturale, il genere, l'età, l'orientamento sessuale e il reddito sono considerati sensibili. E devono essere posti nel modo giusto, altrimenti si rischia di compromettere l'intera indagine.
Ecco alcuni suggerimenti per formulare in modo corretto domande su argomenti sensibili.
Nel pianificare l'indagine, hai stabilito quale tipologia di dati o di approfondimenti vuoi raccogliere. Come abbiamo detto, le domande a risposta aperta e a risposta chiusa forniscono informazioni differenti. Ma oltre a queste, ci sono tante altre tipologie di domande, da quelle con barra di scorrimento a quelle a tendina, che puoi prendere in considerazione.
In genere si dovrebbe limitare il numero di domande aperte in un sondaggio. Tuttavia, una casella di testo aperta ben posizionata può dare un grande significato ai dati quantitativi.
Prendiamo ad esempio la domanda Net Promoter Score® (NPS), in cui si chiede con quale probabilità si consiglierebbe un'azienda ad altri. L'NPS è uno dei principali parametri utilizzati dalle aziende dei settori più disparati per misurare la fedeltà dei clienti.
I rispondenti devono scegliere un valore su una scala che va da 0 (per nulla probabile) a 10 (estremamente probabile). La formula applicata fornisce un numero compreso tra -100 e +100 che le aziende possono monitorare nel tempo e confrontare con i parametri di riferimento NPS del settore.
Ma un numero da solo non può dire molto. Per questo motivo è bene chiedere alle persone di spiegare la ragione del punteggio assegnato con una domanda aperta.
Sicuramente ci vorrà più tempo per analizzare i dati qualitativi che ne derivano, ma sarà possibile acquisire importanti informazioni o capire il significato dei punteggi ottenuti.
Per esempio, è possibile che le persone che assegnano valutazioni basse facciano riferimento a interazioni negative con il servizio clienti, mentre quelle con valutazioni positive sono soddisfatte della qualità dei prodotti. Grazie a queste informazioni saprai dove concentrare gli sforzi di miglioramento.
Sono tanti i tipi di domande a scelta multipla che è possibile utilizzare in un questionario d'indagine. Ecco una rapida panoramica di alcuni di essi, con gli elementi da considerare nella scelta.
In una domanda a scelta multipla si chiede semplicemente di selezionare un'opzione da un elenco. Si possono porre questi di carattere demografico, come: “Quale tra i seguenti meglio descrive il suo attuale stato civile?” In questo caso, si permetterà la selezione di una sola opzione di risposta.
Puoi anche permettere di scegliere più opzioni abilitando delle caselle di spunta. In questo caso, dovrai far sapere ai rispondenti che possono selezionare più di una risposta (ad es. indicando “Selezioni tutte le opzioni applicabili”).
Altri formati, come le domande a tendina, possono essere utili se le opzioni di risposta sono tante ma non vuoi confondere i rispondenti. Ad esempio, una domanda a tendina sull'età può essere molto più facile da leggere e gestire su un dispositivo mobile.
Puoi anche utilizzare le domande di classificazione, che chiedono agli intervistati di riordinare le opzioni di risposta in base alle preferenze.
Tieni presente che questo tipo di domande non indica quanto una determinata cosa sia apprezzata o meno. Ad esempio, qualcuno potrebbe adorare le serie televisive “The Office” e “Friends”, e classificarle al primo e secondo posto in un elenco di 5 opzioni.
Ma potrebbe allo stesso tempo essere indifferente o non apprezzare affatto le altre serie proposte. Le sole informazioni che ottieni sono che “The Office” e “The Big Ben Theory” sono state classificate rispettivamente al primo e all'ultimo posto. Assicurati quindi di valutare i pro e i contro delle domande di classificazione prima di utilizzarle in un'indagine.
Talvolta, ha senso presentare una domanda sotto forma di griglia o matrice. Ad esempio, per chiedere di valutare il grado di soddisfazione o insoddisfazione relativamente a cinque diversi aspetti del servizio clienti.
Anziché porre cinque domande distinte, è possibile chiedere di rispondere a diverse affermazioni all'interno di un'unica domanda.
Naturalmente, anche le domande a matrice presentano dei pro e dei contro. Con questo tipo di domande si rischia di ottenere risultati falsati, in quanto le persone spesso tendono a scegliere sempre la stessa risposta, senza prendersi il tempo di riflettere. Ecco alcuni suggerimenti per la formulazione di domande a matrice:
Le tue indagini sono ben formulate o presentano questi 5 errori comuni? Leggi la nostra guida per scoprirlo.
Una volta stabiliti i tipi di quesiti da porre, occorre pensare a come si vuole che le persone rispondano.
Ad esempio, nel caso delle domande a scelta multipla, come vuoi che il pubblico esprima il proprio grado di soddisfazione? Puoi proporre una scala da 1 a 10, oppure delle faccine più o meno sorridenti da selezionare o un numero di stelle da assegnare. O ancora, puoi chiedere di scegliere da un elenco di giudizi espressi in parole, come da “molto soddisfacente” a “molto insoddisfacente”.
Supponiamo che tu voglia inviare un'indagine per il feedback sui siti web a dei clienti che hanno appena effettuato degli acquisti online. Ti interessa capire se è stato facile per loro trovare ciò che cercavano.
Puoi procedere in vari modi. Puoi chiedere, ad esempio, di valutare la loro esperienza su una scala da 1 (per nulla facile) a 5 (estremamente facile), oppure eliminare del tutto i numeri e fornire loro una serie di opzioni di risposta, come nell'esempio seguente.
Quando si tratta di scegliere tra scale numeriche ed elenchi di voci, ecco alcuni aspetti da considerare.
Che si scelgano parole, numeri o simboli, l'importante è includere il giusto numero di opzioni di risposta per la domanda. Ecco come fare.
A volte, per esigenze di brevità e chiarezza, è possibile utilizzare domande con risposta sì/no o concordo/non concordo. Quando dai a qualcuno solo due opzioni tra cui scegliere, lo costringi a prendere una posizione.
Ad esempio, se chiedi a un dipendente di rispondere sì o no a una serie di affermazioni sulla sua esperienza, la successiva analisi dei dati sarà sicuramente semplice.
Tuttavia, due sole opzioni di risposta eliminano la possibilità di prendere una posizione neutrale o di esprimere qualsiasi tipo di sfumatura. Quanti gradi di “sì” o “sì, ma” potrebbero andare persi se si obbliga a scegliere tra due sole opzioni di risposta? Pensa all'obiettivo della tua indagine, quindi decidi se due opzioni di risposta possono darti le informazioni che ti servono.
Per ottenere informazioni più articolate, è necessario fornire più di due opzioni di risposta. La scala Likert è uno dei metodi più utilizzati per misurare sentimenti, comportamenti o opinioni.
Non tutte le scale di valutazione includono un'opzione di risposta neutra come “Né d'accordo né in disaccordo”. Se però vuoi fornire un'opzione neutra, le scale a 5 e 7 punti sono generalmente consigliate.
Naturalmente, sta a te decidere quanto ti possa essere utile diversificare ulteriormente i livelli. Le cinque opzioni di risposta alla domanda “Trovo soddisfacente la cultura del mio luogo di lavoro” potrebbero essere sufficienti. Se invece ti occorre un'analisi più dettagliata dello stato d'animo dei dipendenti, puoi fornire più opzioni di risposta.
CAPITOLO 4: PREDILIGI CONCISIONE E RILEVANZA
Hai molte domande in testa e potresti avere la tentazione di porne il maggior numero possibile in un unico questionario. Tuttavia, trattare troppi argomenti e chiedere troppo agli intervistati può indurli ad abbandonare l'indagine o a rispondere in modo affrettato, fornendo risposte imprecise.
Infatti, una nostra recente ricerca mostra che i sondaggi sono in media sempre più brevi, con il 53% di essi che presenta cinque o meno domande per pagina.
Naturalmente, il contesto è importante. Se si tratta di un'autovalutazione annuale obbligatoria dei dipendenti, puoi preoccuparti meno della lunghezza del questionario e più di garantire che le domande siano chiare e imparziali.
L'ordine delle domande è importante perché attiva l'effetto “priming”, stimolando i partecipanti a proseguire nel questionario. Si tratta di un fenomeno in cui l'esposizione a uno stimolo, chiamato appunto “prime”, influenza la risposta a stimoli successivi. Ecco alcuni suggerimenti per presentare le domande in modo efficace:
CAPITOLO 5: INCENTIVI
Spesso, le persone rispondono a un'indagine perché lo desiderano, non perché devono farlo. Ammettiamo, ad esempio, che tu gestisca uno studio medico e che distribuisca un sondaggio sulla soddisfazione alle persone che ricevono dei trattamenti o si fanno visitare.
I pazienti non sono tenuti a parlare della loro esperienza. Tuttavia, presentando l'indagine nel modo giusto, potresti indurli a fornirti un feedback che ti aiuterà ad apportare miglioramenti molto importanti per loro.
In altri casi invece, come per le indagini sui dipendenti o i sulla formazione, le persone sono tenute a rispondere. Ma se devi condurre una ricerca di mercato o vuoi raggiungere un particolare segmento demografico, di fatto chiedi agli intervistati di farti un favore. E qui entrano in gioco gli incentivi.
Un incentivo è ciò che si offre alle persone in cambio della loro partecipazione a un'indagine. Potrebbe trattarsi semplicemente di una piccola una gift card o della partecipazione a un'estrazione a premi. Ecco cosa prendere in considerazione:
CAPITOLO 6: FINALIZZAZIONE DELL'INDAGINE
Prima di inviare l'indagine, è necessario assicurarsi che sia ben strutturata, professionale e accurata. Altrimenti le persone potrebbero sospettarne l'attendibilità o non riuscire a inviare le loro risposte. Ecco alcuni consigli per prepararla al meglio prima dell'invio.
Puoi aggiungere il tuo marchio o logo, a seconda del tipo di indagine che stai conducendo. Ad esempio, se vuoi intervistare i tuoi clienti in merito a un acquisto recente, un questionario di forte impatto visivo potrebbe catturare la loro attenzione e risultare più accattivante.
Puoi anche incorporare l'indagine in un'email o nel sito aziendale, per renderla più facilmente accessibile e per darle un aspetto professionale. Ecco alcuni altri suggerimenti per migliorare la veste grafica della tua indagine:
Una volta perfezionato il progetto d'indagine, è il momento di rivederlo e correggerlo. Ecco come procedere:
CAPITOLO 7: CHECKLIST RAPIDA PER LA CREAZIONE DI INDAGINI
Non hai tempo di leggere tutte le nostre linee guida? Ecco un pratico promemoria in 10 punti che ti permetterà di ottenere risultati affidabili dalla tua indagine o dal tuo modulo online.
Prima di iniziare, fatti queste domande: perché stai conducendo un'indagine? A chi è destinata? Cosa vuoi fare con i risultati? Ti aiuterà a focalizzare il tuo questionario e a ottenere informazioni utili.
Le domande sono lunghe? Suddividile in frasi più brevi. Usa un linguaggio chiaro e diretto. Evita espressioni gergali di settore, linguaggio tecnico o acronimi se ti rivolgi a un pubblico generico.
Includi eventuali istruzioni speciali. Ad esempio, se vuoi consentire ai rispondenti di scegliere più risposte, specifica “Selezioni tutte le opzioni applicabili”.
Consigliamo di inviare questionari di una pagina al massimo con non più di 10 domande. I partecipanti te ne saranno grati (e probabilmente ti forniranno un feedback più utile).
La maggior parte delle domande dovrebbe essere a risposta chiusa, ovvero permettere alle persone di scegliere da un elenco di risposte. Limita le domande a risposta aperta (con casella di testo) a un massimo di 2 per indagine.
Dai un'occhiata al linguaggio utilizzato nelle domande. I quesiti sono formulati in modo da indurre le persone a rispondere in un determinato modo? Stai presupponendo qualcosa sui partecipanti all'indagine che potrebbe non essere vero? Se hai dei dubbi, chiedi a qualcuno con una prospettiva neutrale di rivedere il questionario prima di distribuirlo.
Puoi anche abilitare la randomizzazione dell'ordine di domande, pagine e opzioni di risposta in SurveyMonkey (se applicabile alla tua indagine).
Evita le domande doppie, in cui si chiede un riscontro su due cose distinte all'interno dello stesso quesito. Inoltre assicurati che le opzioni di risposta non si sovrappongano, per evitare di ottenere risultati distorti.
A volte è necessario raccogliere informazioni demografiche, come età o identità di genere, oppure porre domande su argomenti delicati. Se non sai come fare, affidati a domande delicate già pronte, progettate dai nostri esperti di ricerca.
Se devi raccogliere informazioni sanitarie, abilita la conformità alla normativa HIPAA e fai sapere alle persone che i loro dati rimarranno protetti.
Nella maggior parte dei casi, quando distribuisci un'indagine, fai sapere ai destinatari:
Se ti servono molte risposte, prendi in considerazione l'offerta di incentivi. Si tratta di una soluzione particolarmente utile per le ricerche di mercato o il feedback dei clienti, dove le persone potrebbero non essere così motivate a rispondere. Tra gli incentivi più popolari vi sono le carte regalo, la partecipazione a lotterie o l'impegno a fare donazioni.
L'indagine è pronta? Visualizzala in anteprima, come se dovessi parteciparvi. Prova a cercare eventuali errori di formulazione delle domande, problemi di logica, scale di valutazione non coerenti, o qualunque altra cosa possa compromettere l'accuratezza dei risultati.
È facile non vedere errori e distorsioni nelle proprie indagini. Condividila con altri, in modo che possano testarla anche loro.
CAPITOLO 8: CREAZIONE DI INDAGINI PER I CLIENTI
I questionari di feedback dei clienti sono tra le tipologie di indagine più diffuse. Sai quali sono i quesiti da porre? Scopri le 5 domande fondamentali da fare ai clienti. E impara a condurre un'indagine sul servizio clienti che sia davvero efficace.
Pensa a tutte le possibili interazioni che un cliente, o potenziale tale, ha con il tuo marchio: pubblicità, acquisti online, assistenza, programmi fedeltà e altro ancora. Quindi, prova a migliorare in modo mirato la tua strategia per la customer experience, raccogliendo i riscontri dei clienti in ognuno di questi punti di contatto chiave.
Prima di creare una tua indagine, dai un'occhiata ai nostri modelli personalizzabili progettati da esperti per ottenere dati affidabili. Questo modello sull'esperienza dei clienti ti aiuterà a conoscere meglio la tua clientela e a monitorarne lo stato d'animo.
Le indagini Net Promoter Score® (NPS) sono uno strumento versatile per monitorare la fedeltà dei clienti lungo tutto il loro percorso. Ecco come utilizzarle.
Vuoi migliorare le tue indagini sulla soddisfazione dei clienti? Dai un'occhiata a questa guida completa. Ed ecco altre risorse che possono servirti:
CAPITOLO 9: CREAZIONE DI INDAGINI PER I DIPENDENTI
Aziende e organizzazioni di qualsiasi dimensione dovrebbero preoccuparsi di come si sente il proprio staff. Scopri i diversi tipi di indagini dedicate ai dipendenti, studiate per valutare e migliorare tutti gli aspetti della loro esperienza.
È importante condurre regolarmente indagini sulla soddisfazione dei dipendenti. Per raccogliere riscontri sinceri, consigliamo di abilitare le risposte anonime. Puoi anche far sapere ai dipendenti che i dati verranno visualizzati in forma aggregata e che le risposte individuali non potranno essere usate per identificarli.
Assicurati di offrire ai candidati un'ottima esperienza per attrarre i migliori talenti e rafforzare l'immagine del tuo marchio. Invia un'indagine sull'esperienza dei candidati a chiunque faccia un colloquio presso la tua azienda o interagisca con i tuoi selezionatori. Poni domande sull'efficacia della comunicazione, sull'equità del colloquio e altro ancora.
I dipendenti della tua azienda sono coinvolti e motivati? La risposta a questa domanda ha un impatto diretto sul livello di soddisfazione e sulla fedeltà complessive del personale. Ecco alcuni suggerimenti per sfruttare al meglio le indagini sulla soddisfazione dei dipendenti:
Le organizzazioni utilizzano i sondaggi ricorrenti per ottenere informazioni in tempo reale dai dipendenti. Si tratta di strumenti diversi dalle tradizionali indagini, in genere più formali e programmate con regolarità, come le revisioni delle prestazioni. Ecco come funzionano:
Quando un collaboratore o una collaboratrice lascia il proprio posto di lavoro, cogli l'occasione per chiedere un feedback. Distribuisci un'indagine per colloqui di fine rapporto per conoscere la sua esperienza e capire cosa potresti migliorare.
Consulta solo le persone che lasciano volontariamente l'azienda (segui una procedura separata per coloro che vengono licenziati o messi in mobilità) e assicurati di garantire loro la massima riservatezza, in modo che si sentano a proprio agio nel fornire un feedback sincero.
CAPITOLO 10: RISORSE
Sia che tu ti accinga a creare un'indagine o un questionario, considera sempre il pubblico a cui ti rivolgi. Come avrai potuto notare da queste linee guida, non esiste un modo giusto per condurre un'indagine. Le domande di un sondaggio per studenti saranno diverse da quelle di un questionario per una ricerca di mercato. Di seguito troverai altre linee guida e risorse per diverse tipologie di indagine.
Altre risorse: Come trovare rispondenti alle indagini in 5 semplici passaggi.
È facile per le persone consultare il tuo prodotto? Cosa pensano della loro esperienza? Quali difficoltà hanno riscontrato? C'è qualcosa che vorrebbero cambiare? Il tuo nuovo prodotto o servizio sarà in grado di soddisfare le loro esigenze?
Queste sono solo alcune delle domande a cui puoi dare una risposta con un'indagine sull'esperienza degli utenti (UX). Se stai cercando nuove idee, puoi porre qualche domande a risposta aperta in più. Ma se invece vuoi testare un prodotto, poni delle domande a risposta chiusa che ti aiutino a prendere una decisione.
Se ti occupi di raccolte fondi o gestisci un'organizzazione senza scopo di lucro, utilizza le indagini per organizzazioni no profit per incrementare le donazioni. Ecco alcuni suggerimenti:
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Esempi e consigli di esperti su come porre le domande giuste.
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