IL DILEMMA ETICO DI BELLINI

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* 1. L’ingegner Bellini collabora professionalmente con l’ingegner Corti, con reciproca stima e fiducia, da alcuni anni. Il dott. Zambruni, amico dell’Ingegner Corti, ha bisogno di trovare in tempi brevi un ingegnere per affidargli la Direzione Lavori della riqualificazione, già progettata da un architetto, di un suo immobile commerciale costruito intorno al 1970. L’urgenza è dovuta al fatto che il dott. Zambruni è in trattative per affittare l’immobile ad un noto mobilificio che vi allestirà uno spazio di vendita: l’accordo preliminare è già firmato ma è vincolato al rispetto della consegna dell’opera entro una certa data.

L’operazione, oltre ad essere un importante investimento per il dott. Zambruni, comporterà l’assunzione di circa venti persone e risolleverà quindi l’economia della zona. L’ingegner Corti consiglia al dott. Zambruni di rivolgersi all’ingegner Bellini, il quale dà la sua disponibilità previa visita all’immobile. Durante il sopralluogo l’ingegner Bellini prende visione dello stato di fatto dell’immobile e comunica al dott. Zambruni che, nonostante l'assenza di obblighi di legge e di segni visibili di stati deformativi/fessurativi, a suo giudizio è opportuno effettuare preliminarmente una serie di indagini e verifiche strutturali.

I risultati di dette verifiche potrebbero rivelare la necessità di adeguamenti strutturali con allungamento dei tempi e quindi una probabile traslazione della fine lavori, oltre che aumento dei costi. Le preoccupazioni dell’ingegner Bellini derivano da una precedente similare esperienza di Direzione Lavori, nel corso della quale aveva rilevato, purtroppo a lavori in fase avanzata, la presenza di carenze strutturali dell’immobile.

Tuttavia il dott. Zambruni ribadisce l’essenzialità del rispetto delle tempistiche previste nell’accordo preliminare con il locatario oltre che del budget, e rende noto all’ingegner Bellini che in passato l’immobile era stato utilizzato per attività affini a quelle previste. Il dott. Zambruni inoltre informa l’ingegner Bellini che, qualora insistesse per l’effettuazione delle verifiche, affiderebbe l’incarico ad un altro professionista.

Vista la volontà del proprietario, l’ingegner Bellini dovrebbe accettare comunque l’incarico?

SI, dovrebbe dovrebbe accettare l'incarico.

NO, non dovrebbe accettare l'incarico.

Non so rispondere.

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* 2. Leggere attentamente le 12 argomentazioni che potrebbero essere alla base della decisione del dilemma. Valutare, per ciascuna di esse, le motivazioni morali indipendentemente dalla azione selezionata.
Ordinare le argomentazioni spostandole o inserendo il numero del posizionamento accanto alle alternative più importanti (1 = più importante, 12 = meno importante).

Non dovrebbe accettare l’incarico per non ledere gli interessi del dott. Zambruni che potrebbe comunque apprezzare la sua diligenza e professionalità e affidargli altri incarichi.

Non dovrebbe accettare l’incarico perché la salvaguardia della vita e della sicurezza delle persone è fondamentale e imprescindibile.

Dovrebbe accettare l’incarico perché tale lavoro sarebbe un’ottima pubblicità per la sua attività oltre a portargli un cospicuo introito economico.

Dovrebbe accettare l’incarico perché l'ingegner Corti potrebbe decidere di non collaborare più professionalmente con lui e quindi perderebbe un cospicuo numero di clienti e di lavoro.

Non dovrebbe accettare l’incarico perché eventuali problematiche potrebbero minare il rapporto di fiducia instaurato con l’ingegner Corti, che si è esposto per aiutare il suo amico dott. Zambruni a portare a termine con successo i lavori.

Dovrebbe accettare l’incarico perchè la possibilità che vi siano problematiche strutturali è remota, mentre i benefici per il quartiere e la comunità sono significativi.

Dovrebbe accettare l’incarico perché la realizzazione dell’intervento garantirà il fondamentale diritto al lavoro oltre che alla dignità delle persone.

Dovrebbe accettare l’incarico perché, viceversa, la sua immagine professionale potrebbe risentirne.

Non dovrebbe accettare l’incarico perché, come la sua esperienza gli ha insegnato, esiste la possibilità di scoprire problematiche strutturali in corso d’opera ed eventuali ritardi potrebbero esporlo ad onerose azioni di rivalsa da parte del dott. Zambruni.

Non dovrebbe accettare l’incarico perché gli ingegneri devono adempiere agli impegni assunti con diligenza, perizia e prudenza, come indicato all’art.3.3 del Codice Deontologico.

Dovrebbe accettare l’incarico perché, per la tipologia di intervento previsto, la legge non prevede l’obbligo di verifiche strutturali.

Non dovrebbe accettare l’incarico perchè la correttezza e diligenza con cui ha finora esercitato la professione gli impongono di effettuare comunque una serie di verifiche, opportune per garantire i diritti alla sicurezza della collettività.

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* 3. Inserisci qui indicazioni circa le motivazioni alla base della tua decisione