Presentazione della ricerca
Gentilissima/o,
Covid-19 ha stravolto la vita di tutti in tutto il mondo, causando, tra le altre cose, gravi danni per l'economia di tante realtà e, segnatamente, per quelle legate al turismo, per il quale, al momento, non si è in grado di fare previsioni circa il prossimo futuro.
Tuttavia, il desiderio di viaggiare, se mai fosse venuto meno, è ancor più forte di prima, proprio perché condizionato da vincoli estranei alla nostra volontà. In questo ambito la Sardegna, che già non ha mai avuto grandi numeri in termini di ricadute economiche e occupazionali, soffre ancora di più.
Il modo migliore per sublimare questa situazione è quello di impegnare le energie per progettare il futuro, così da sapere come muoversi non appena l’emergenza e le rigide misure restrittive verranno meno.
In particolare, nel pensare al futuro del turismo della Sardegna, da più parti si reclama l’arricchimento dell’offerta con nuovi prodotti da affiancare a quello balneare. Tra questi nuovi prodotti c’è anche quello fondato sul reimpiego di linee ferroviarie situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico che in Sardegna (forse questo ancora non lo sai) rappresentano ben il 35% di quelli totali dell’Italia.
A tale scopo – su sollecitazione di alcune Associazioni senza scopo di lucro riunite sotto la sigla ALTURS, Alleanza per un Turismo Responsabile e Sostenibile in Sardegna – ho progettato uno studio sulle percezioni degli utenti, reali e potenziali, circa la conoscenza e l’interesse della popolazione su questa forma di fruizione del territorio.
A tale scopo ti chiedo qualche minuto del tuo tempo per rispondere alle domande in questo questionario.
Covid-19 ha stravolto la vita di tutti in tutto il mondo, causando, tra le altre cose, gravi danni per l'economia di tante realtà e, segnatamente, per quelle legate al turismo, per il quale, al momento, non si è in grado di fare previsioni circa il prossimo futuro.
Tuttavia, il desiderio di viaggiare, se mai fosse venuto meno, è ancor più forte di prima, proprio perché condizionato da vincoli estranei alla nostra volontà. In questo ambito la Sardegna, che già non ha mai avuto grandi numeri in termini di ricadute economiche e occupazionali, soffre ancora di più.
Il modo migliore per sublimare questa situazione è quello di impegnare le energie per progettare il futuro, così da sapere come muoversi non appena l’emergenza e le rigide misure restrittive verranno meno.
In particolare, nel pensare al futuro del turismo della Sardegna, da più parti si reclama l’arricchimento dell’offerta con nuovi prodotti da affiancare a quello balneare. Tra questi nuovi prodotti c’è anche quello fondato sul reimpiego di linee ferroviarie situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico che in Sardegna (forse questo ancora non lo sai) rappresentano ben il 35% di quelli totali dell’Italia.
A tale scopo – su sollecitazione di alcune Associazioni senza scopo di lucro riunite sotto la sigla ALTURS, Alleanza per un Turismo Responsabile e Sostenibile in Sardegna – ho progettato uno studio sulle percezioni degli utenti, reali e potenziali, circa la conoscenza e l’interesse della popolazione su questa forma di fruizione del territorio.
A tale scopo ti chiedo qualche minuto del tuo tempo per rispondere alle domande in questo questionario.
La partecipazione a questa indagine è volontaria e basata sul consenso informato. Le risposte rimangono anonime e saranno utilizzate esclusivamente per finalità di ricerca accademica, nel rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali (Reg. UE 2016/679 – GDPR e D.Lgs. 196/2003).
Nessun dato che permetta l’identificazione diretta dei partecipanti verrà raccolto o conservato e i risultati saranno comunicati solo in forma aggregata, anche nell’ambito di eventi pubblici organizzati insieme alle Associazioni aderenti ad ALTURS.
Nel ringraziarti anticipatamente per la tua disponibilità ti auguro una buona giornata.
Prof. Giuseppe Melis
Docente di marketing turistico